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Visualizzazione dei post con l'etichetta M. Renzi

L'Unità è il nostro giornale

29 Luglio 2014 di Gianbattista Tagliani @gian2910 Sull'homepage del Corriere della Sera online, di oggi 29 Luglio 2014 Manuele Bonaccorsi aggiorna i lettori sulla vicenda della messa in liquidazione de L'Unità testata storica del PCI prima e DS poi, fondata da Antonio Gramsci.  Bonaccorsi riporta la notizia che nei giorni scorsi il tribunale civile di Roma ha emesso tre ingiunzioni di pagamento per una somma complessiva di circa € 110 milioni (al netto degli interessi di mora) a favore di alcune banche (BNL, Intesa San Paolo e Banca Popolare).  Il "debitore"destinatario delle ingiunzioni? Palazzo Chigi. Non ci sarebbe alcuna notizia se non fosse che il debito da sanare non è stato prodotto dal Governo ma dalla testata fondata da Gramsci. Palazzo Chigi è incappato in quest'inattesa grana in ragione di un provvedimento promulgato del governo presieduto da Romano Prodi nel 1998. Fino a quella data lo stato era garante dei debiti della testata ma dopo quell...

Europee 2014; risultati e scenari

26 Maggio 2014 di Gianbattista Tagliani @gian2910 Parafrasando Remarque, il voto 2014 per il Parlamento Europeo, si potrebbe sintetizzare con un "Niente di nuovo sul fronte occidentale". Osservando i risultati del blocco atlantico dell'UE, i risultati attesi sono stati confermati. Solo l'Italia, dove era atteso un testa a testa PD-M5S, abbiamo assistito ad una "sorpresa". In Francia, sommando i risultati dei due partiti d'area (UMP e FN), seppur non in coalizione, si consolida il centrodestra.  L'UMP fa segnare il risultato peggiore perdendo 7 punti percentuali rispetto al 2009. I Socialisti, all'Eliseo oggi, considerando gli scandali che hanno coinvolto e coinvolgono il Pres. Hollande hanno lasciato per strada il 2.5% toccando il minimo storico. Marine Le Pen invece è riuscita a rastrellare più di 11 punti percentuali agli altri partiti oltre ai 7 persi dall'UMP.  In Spagna i due partiti principali PP e PES hanno perso quasi la metà ...

Lo stratagemma di Matteo: il Renzionario

11 Febbraio 2014 di Gianbattista Tagliani @gian2910 Da quando si è insediato a Palazzo Chigi, Matteo Renzi ha adottato uno stratagemma comunicativo molto efficace quanto astuto. Fino ad oggi il politico medio italiano, di fronte ad una contestazione, rispondeva con formule tipo “chi mi ha preceduto non ha fatto/detto che cose sbagliate e per questo sono fortemente penalizzato” oppure “appena insediato ho scoperto un buco di bilancio” ecc. In altri termini si deresponsabilizzava caricando tutte le colpe del caso su altri. Questo, in seguito, s’è rivelato essere uno dei principali fattori che ha determinato l'attuale frattura tra società civile e classe politica. Il cittadino ha presto smesso di credere a quelle che suonavano sempre più come scuse ed ha finito col disaffezionarsi alla politica. Matteo Renzi invece ha adottato un nuovo vocabolario, un vocabolario molto più "smart" anche se in termini strettamente logici, di dubbia correttezza. Ci sono stati già diversi e...

Ora Renzi "scateni l'inferno"

19 Febbraio 2014 di Gianbattista Tagliani @gian2910 E’ ora. E’ ora che il premier incaricato Matteo Renzi tiri fuori gli attributi. L’incontro farsa con Beppe Grillo, ennesimo show sproloquio dell’ex comico (ex perché non fa più ridere), offre a Renzi un’opportunità notevole. Nonostante gli iscritti al M5S avessero espresso, a maggioranza, la volontà che il partito aprisse  un canale di comunicazione con il governo nascente, il loro leader, applicando italicamente i principi fondanti la democrazia, se n’è fregato e pur accomodandosi al tavolo, ha negato l’apertura di un qualsivoglia canale. Uscendo dall’incontro per altro, Grillo ha confermato che a suo giudizio sia impossibile dialogare con questo sistema, per chi questo sistema vuole distruggere.  L’opportunità di Renzi è dunque quella di poter dimostrare la sua leadership con autorevolezza.  In Italia s’è sempre equivocato sul concetto di democrazia. Si è sempre creduto che democratico fosse un provvedimento che...

L'insostenibile leggerezza dei Social

3 Dicembre 2013 di Gianbattista Tagliani @gian2910 Il 29 Novembre 2013 si è svolto il confronto tv tra i candidati segretari del PD per le primarie 2013. Il confronto è stato ospitato da Skytg24 (sul digitale terrestre su Cielo) e si è svolto secondo un canovaccio piuttosto ingessato preventivamente concordato tra i concorrenti.  L'esito? Più o meno all'unanimità non è stato riconosciuto alcun vincitore quanto al merito del dibattito. I dati relativi al dibattito come evento mediatico invece sono più significativi ma analisti della comunicazione e appassionati della politica hanno di che preoccuparsi.  Inevitabilmente si è confrontato il dato del dibattito del 29 Novembre con quello del precedente confronto tv del 12 Novembre 2012. In quella circostanza i concorrenti erano di più, con caratteristiche individuali più marcate ed espressione di diversi partiti del centro sinistra. Renzi, Bersani, Puppato per il PD, Tabacci del Centro Democratico e Vendola di SEL. I dati...

Confronto PD. Commenti epistolari

30 Novembre 2013 di Gianbattista Tagliani @gian2910 Riporto lo scambio epistolare seguito al confronto televisivo tra i candidati alle primarie PD. (N.) : Io cerco di scindere il"quello che dicono" dal "come lo dicono". Per cui cerco sempre di rileggere il giorno dopo le dichiarazioni fatte in tv.  Per esempio se vi mettere a LEGGERE cosa dice Grillo la più parte delle volte troverete un cumulo di cazzate che sentendolo vi erano sfuggite (in quanto lui le racconta bene). Che poi la gran parte degli ascoltatori si faccia influenzare da come le cose sono dette e un fatto indiscutibile. Cio' premesso. I miei commenti su cosa hanno detto. Cuperlo odora di vecchio PCI e le sue idee in gran parte le trovo vecchie ma e garbato e colto e quindi puo' piacere. Ma non alla base ex PCI. Civati piace perche' è concretamente brianzolo (come del resto era il giovane Berlusca,ora non piu') ma si illude che facendo le elezioni presto il PD, anche con una l...

Ora Matteo Renzi rischia grosso

di Gianbattista Tagliani @gian2910 La scelta di Silvio Berlusconi di spingere i "suoi" ministri alle dimissioni dal Governo guidato da Enrico Letta sta generando una complessa reazione a catena. L'effetto sorpresa è stato pienamente ottenuto. In pochi avrebbero scommesso sulla mossa del Cavaliere. Sembrava potesse essere solo uno spauracchio, una minaccia mirata alla soluzione della propria questione giudiziaria ma nulla più, tenuto conto delle infinite emergenze cui deve far fronte l'Italia contemporanea. Invece la minaccia è diventata azione. La reazione a catena è incominciata tra le fila del PDL stesso dove i Ministri si sono dimessi in blocco in segno di lealtà al partito ed al suo leader, ma alcuni di loro oltre che personaggi di primissimo piano nel PDL hanno imposto una riflessione urgente. Matteo Renzi l'aveva previsto quando nel corso dell'ultima campagna elettorale ha ripetutamente sostenuto che il PD avrebbe dovuto puntare a conquistare un...

No Identità, no Party

di Gianbattista Tagliani  @gian2910 Nei giorni scorsi diverse testate hanno riferito di un cambio di strategia dei bossi palermitani per mantenere il controllo del territorio. Ma non solo: la crisi economica ha fatto si che il racket delle estorsioni a danno dei commercianti non sia più remunerativo. I commercianti non incassano e dunque non hanno più modo di pagare il pizzo.  Per il procuratore aggiunto di Palermo, Teresa Principato, "Le estorsioni si rivelano meno remunerative perché in tempi di crisi economica diminuiscono gli appalti e i commercianti sono meno propensi a pagare. Cosi' il numero delle richieste estorsive cala e i boss tornano all'affare della droga".(cit. La Repubblica) Quanto al controllo del territorio invece la questione è molto più delicata: se l'economia non gira e la gente soffre per i Boss diventa più difficile affermarsi come alternativa allo stato.  Paradossalmente l'indigenza diffusa può diventare un'efficacissima arma ...