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Visualizzazione dei post con l'etichetta New Yorker

Obiettivo sconosciuto

Pochi giorni fa ho letto un approfondimento, molto efficace, sulle recenti mobilitazioni di piazza, di James Surowiecki per il New Yorker. Per Surowiecki, dopo le manifestazioni brasiliane erano diventati troppi gli indizi perché non si definisse l'ultimo biennio come quello della rivoluzione della " middle class ".  Pochi giorni dopo Francis Fukuyama del WSJ è tornato sul tema con alcuni spunti nuovi ed interessanti. L'aspetto per me incuriosente e per certi versi misterioso è lo spirito che anima la mobilitazione globale. Il primo vero esempio di rivoluzione borghese è stata quella francese. Gli intellettuali, gli artigiani, gli artisti e le prime forme di industriali si contrapponevano ai nobili proprietari terrieri, privilegiati per diritto dinastico, perché venisse riconosciuto il principio di uguaglianza o egualitarismo.  Nel 1980 40.000 impiegati e quadri FIAT sfilarono per Torino in quella che si ricorda come la marcia dei "colletti bianchi".  ...