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Visualizzazione dei post con l'etichetta PDL

Il parlamento immutato

di Gianbattista Tagliani @gian2910 3 Ottobre 2013 « Dame gentili non più sospiri; tutti gli amanti sono incostanti; un piede in terra un altro in mare, non sospirate, fateli andare. E in ogni guisa fra giochi e risa mutate l’intimo vostro rovello in un ironico bel ritornello. Trallerallera, trallalallà. » E' un passo dell'opera Shakespeariana "Molto Rumore per Nulla", ma dopo la sventata crisi di governo di ieri sembra un invito agli italiani a che non si cruccino poi troppo su quanto accaduto, son cose tipiche dei....politici. Per altro è qualcosa che noi italiani facciamo con una certa naturalezza. Autocommiserandoci ma anche autocompiacendoci delle nostre sventure abbiamo creato il "tipo italico", colui che anche difronte ad un disastro sa prenderla con leggerezza, con una battuta. E' inutile riassumere quanto accaduto ieri, 2 Ottobre 2013. Anche perché non è successo davvero nulla. Dopo un semestre il Governo in carica s...

Ora Matteo Renzi rischia grosso

di Gianbattista Tagliani @gian2910 La scelta di Silvio Berlusconi di spingere i "suoi" ministri alle dimissioni dal Governo guidato da Enrico Letta sta generando una complessa reazione a catena. L'effetto sorpresa è stato pienamente ottenuto. In pochi avrebbero scommesso sulla mossa del Cavaliere. Sembrava potesse essere solo uno spauracchio, una minaccia mirata alla soluzione della propria questione giudiziaria ma nulla più, tenuto conto delle infinite emergenze cui deve far fronte l'Italia contemporanea. Invece la minaccia è diventata azione. La reazione a catena è incominciata tra le fila del PDL stesso dove i Ministri si sono dimessi in blocco in segno di lealtà al partito ed al suo leader, ma alcuni di loro oltre che personaggi di primissimo piano nel PDL hanno imposto una riflessione urgente. Matteo Renzi l'aveva previsto quando nel corso dell'ultima campagna elettorale ha ripetutamente sostenuto che il PD avrebbe dovuto puntare a conquistare un...

No Identità, no Party

di Gianbattista Tagliani  @gian2910 Nei giorni scorsi diverse testate hanno riferito di un cambio di strategia dei bossi palermitani per mantenere il controllo del territorio. Ma non solo: la crisi economica ha fatto si che il racket delle estorsioni a danno dei commercianti non sia più remunerativo. I commercianti non incassano e dunque non hanno più modo di pagare il pizzo.  Per il procuratore aggiunto di Palermo, Teresa Principato, "Le estorsioni si rivelano meno remunerative perché in tempi di crisi economica diminuiscono gli appalti e i commercianti sono meno propensi a pagare. Cosi' il numero delle richieste estorsive cala e i boss tornano all'affare della droga".(cit. La Repubblica) Quanto al controllo del territorio invece la questione è molto più delicata: se l'economia non gira e la gente soffre per i Boss diventa più difficile affermarsi come alternativa allo stato.  Paradossalmente l'indigenza diffusa può diventare un'efficacissima arma ...