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Depenalizzata l'evasione fiscale

di Gianbattista Tagliani

L'Italia ha depenalizzato l'evasione fiscale.
Ieri 19 Agosto 2013 con l'entrata in vigore del nuovo e piu' equo redditometro, l'evasione fiscale, nella misura massima del 20% rispetto al totale dei redditi dichiarati, non è piu' reato e non comporta neanche una sanzione amministrativa.
Il nuovo redditometro infatti non segnalera' alcuna anomalia agli ispettori dell'Agenzia delle Entrate nei casi in cui dovesse rilevare che le spese sostenute nel corso dell'anno sono superiori ai redditi dichiarati entro un limite massimo del 20%. 
Tacitamente pertanto si considera "tollerato" (non tollerabile) la mancata dichiarazione di redditi entro il già citato limite. 
Se si considera poi che il redditometro effettuera' 35.000 incroci di dati l'anno, la soglia di tolleranza del 20% potrebbe finire per essere anche innalzata, sempre "tacitamente".
Mi rendo conto che suona come un paradosso provocatorio e di questo si tratta.
Ma fino ad un certo punto.
Conoscendo la gens italica, le dinamiche relazionali cittadino/stato ed il rapporto idiosincratico degli italiani con il fisco, quello rappresentato paradossalmente, potrebbe essere uno scenario verosimile e non improbabile.  
Ma perche' si deve stabilire una soglia di tolleranza? C'e' una legge che vieta la mancata dichiarazione di parte del proprio reddito per cui come si spiega logicamente e giuridicamente l'esigenza di una soglia di tolleranza. 
Si spiega per il fatto che un accertamento fiscale in Italia non e' un accertamento. E' il primo passo di un iter che si conclude con una sanzione, sempre e comunque.
Un accertamento sarebbe quello che l'Agenzia delle Entrate, di recente, sta faticosamente cercando di rappresentare agli Italiani , ossia una richiesta d'informazioni o precisazioni che l'amministrazione pone al contribuente, senza pregiudizio alcuno e confidando sulla correttezza dello stesso.
Ma poiche' son pochini gli italiani che hanno la coscienza totalmente a posto (e questo grazie anche a leggi fumose che favoriscono errori e soprattutto furbizie) nel momento che scatta un accertamento si reagisce psicologicamente e concretamente come se fosse scatta una pre sanzione.
Difficilmente se ne puo' venire a capo perche' entrano in gioco anche altri fattori ed equilibri che forse sono addirittura impossibili da armonizzare. Lo stato italiano non si fida di se stesso, i cittadini italiani, perche' questi non si fidano di loro stessi, lo stato italiano.
Come gia' scritto, invece di prevedere soglie di tolleranza o concetti analoghi che continuano a farci restare impantanati in questo fango mediocre dove solo furbi ed inquisitori proliferano, tracciamo una riga. 

Chiudiamo i conti con il passato e iniziamo a costruire il futuro. 

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