6 Novembre 2013
di Gianbattista Tagliani @gian2910
Su Il Giornale di ieri 5 Novembre, c'è un pezzo interessante e divertente di Marcello Veneziani (link) sull'uso del telefonino in Italia, non più strumento di comunicazione ma cimice per spiare e compromettere chiunque.
Il telefonino ha rivoluzionato i nostri costumi, dal linguaggio (una volta si rispondeva al telefono con "Ciao come stai?" oggi con "Ciao dove sei?) al comportamento (una volta le telefonate duravano molto molto di più di oggi, essendo molto molto meno frequenti). Eppure oggi lo vedo paradossalmente come l'unico appiglio per restare legati al mondo delle relazioni interpersonali e non del social sharing.
Di questo passo rischiamo di spersonalizzare sempre di più la comunicazione tra individui, pur di renderla il più possibile non attribuibile a noi stessi. Usando chat, blog e post in un "contesto" immateriale come il web rendiamo molto più arduo il compito di chi voglia attribuirci determinate parole, tali da far saltare una coppia, un matrimonio od un ministero. E così la menzogna trova il terreno più fertile possibile.
di Gianbattista Tagliani @gian2910
Su Il Giornale di ieri 5 Novembre, c'è un pezzo interessante e divertente di Marcello Veneziani (link) sull'uso del telefonino in Italia, non più strumento di comunicazione ma cimice per spiare e compromettere chiunque.
Il telefonino ha rivoluzionato i nostri costumi, dal linguaggio (una volta si rispondeva al telefono con "Ciao come stai?" oggi con "Ciao dove sei?) al comportamento (una volta le telefonate duravano molto molto di più di oggi, essendo molto molto meno frequenti). Eppure oggi lo vedo paradossalmente come l'unico appiglio per restare legati al mondo delle relazioni interpersonali e non del social sharing.
Di questo passo rischiamo di spersonalizzare sempre di più la comunicazione tra individui, pur di renderla il più possibile non attribuibile a noi stessi. Usando chat, blog e post in un "contesto" immateriale come il web rendiamo molto più arduo il compito di chi voglia attribuirci determinate parole, tali da far saltare una coppia, un matrimonio od un ministero. E così la menzogna trova il terreno più fertile possibile.