di Gianbattista Tagliani @gian2910
Poi ci si chiede da cosa dipenda questa crisi, come la si
possa superare. Abbiamo già assistito momento in cui il volume complessivo dei
ricavi derivanti da attività finanziarie ha superato quello derivante
dall'industria. Ora stiamo assistendo alla cannibalizzazione dell'industria da
parte delle istituzioni finanziarie. Gli investimenti industriali infatti oltre
che fortemente ridotti sono ormai subordinati al buon esito di quelli
finanziari. D'altronde in una fase recessiva in qualche modo si dovranno pure
impegnare i capitali, pensano i più, salvo rendersi conto che se tutti
investono sui mercati e nessuno nell'industria tra non molto l'evoluzione della
razza umana non sarà più solo ferma ma diventerà involuzione.
Moody's ha pubblicato un'analisi in cui si stima che la
liquidità di Apple Inc. è arrivata a toccare i 147 miliardi di dollari, il 10%
del totale della liquidità di imprese non bancarie/finanziarie degli Stati
Uniti.
Non per caso di recente il Wall Street Journal trattando
il tema, ha definito Apple la nuova mega istituzione finanziaria globale.
Il rapporto aggiunge che il dato sulla liquidità
complessiva dell'industria USA ha registrato una crescita dell'81% dal 2006 (da
820 miliardi di dollari nel 2006 ai 1450 miliardi di dollari di fine 2012) e
che Apple ha compiuto un balzo del 9.5% nell'ultimo anno. Per una miglior
comprensioni si tenga conto che la liquidità di Microsoft è quasi la metà di
quella Apple.
Moody's prevede inoltre che entro l'anno il volume
complessivo della spesa del settore industriale per investimenti su capitali,
dividendi, acquisto e riacquisto di azioni avrà raggiunto la cifra di 1.700
miliardi di dollari.
Sarebbe interessante e mi impegno a verificarlo,
conoscere il dato sugli investimenti strumentali.